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Seconda Conferenza Nazionale di GPIC in India

Seconda Conferenza Nazionale di GPIC in India

“La coesistenza pacifica in una società multiculturale e plurireligiosa”

28 Maggio, 2019

Kannur (Kerale, India), 28 maggio 2019. Il mondo di oggi è tristemente diviso da conflitti idelogici, nazionalismi superesaltati, discordie razziali, conflitti etnici e tribali e tensioni religiose ed interculturali. Sta diventanto veramente impossibile per la gente di diverse religioni vivere fianco a fianco con rispetto e giustizia.

San Francesco di Assisi ha avuto una apertura intuitiva e fondamentale, un’apertura che oggi dobbiamo rischiare lavorando con altra gente di buona volontà. Il suo approccio pacifico consistette nell’imparare dalle virtù e dalle pratiche di altre rtradizioni religiose, pur rimanendo fortemente radicato nella propria. Il suo dialogo con il sultano a Damietta 800 anni fa costituisce il modello di “relazioni interreligiose”, dal momento che Francesco si presentò apertamente come uomo di fede, lasciandosi alle spalle la politica, la crociata e l’odio religioso. Un siffatto multiculturalismo e dialogo interreligioso offre una piattaforma ideale per raggiungre varie culture, religioni, linguaggi, popoli e nazioni nel suo servizio di amore e di promozione umana.

Queste prospettive costituiscono il tema della seconda conferenza nazionale di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (JPIC) per i frati cappuccini in India, “la coesistenza pacifica in una società multiculturale e plurireligiosa”, svoltosi a Kannur il 28 maggio 2019. Nel contesto dell’ottocentesimo anniversario dell’incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano Al-Kamil a Damietta in Egitto, la conferenza ha riunito trenta partecipanti provenienti da undici circoscrizioni cappuccine della conferenza CCMSI (India).

A seguito della prima conferenza che ha avuto luogo a Kotagiri, Tamil Nadu, nel 2016, i partecipanti hanno compiuto grandi progressi nell’eseguire azioni concrete per la giustizia sociale. Infatti nelle varie province hanno preso piede diverse iniziative tra cui gruppi di pace nelle scuole, campagne di diritto al cibo e a microfinanziamenti di progetti per i poveri, assistenza legale, progetti di sostegno per i diritti umani, prevenzione del traffico umano, protezione dei bambini e supporto del lavoro, emancipazione femminile, programmi di protezione ambientale e diverse altre iniziative. Inoltre si è creata una forte sensibilità a JPIC e adesso sempre più frati sono coinvolti in progetti JPIC e sociali nelle proprie province in India. Questo dato è stato confermato da numerosi partecipanti alla conferenza di quest’anno a Kannur.

Fr. Stephen Jayarai, il ministro provinciale della provincia di Pavanatma ha accolto i membri della conferenza così come gli organizzatori, mentre fr. John Baptist, Consigliere Generale, ha inaugurato la conferenza e ha tenuto il discorso di apertura. Ha spiegato le nostre radici francescane di JPIC e ha comparato queste radici al culto della Madre Terra nella cultura indiana. Gli apporti di Mr. Sachidananda Swamy e di Mr Sharafudden sono stati provocatori, dal momento che entrambi hanno espresso il bisogno di un dialogo e di responsabilità dei Cappuccini nella promozione della pace, nella cura ambientale e soprattutto nel comprendere la nostra cultura di accettazione e di tolleranza.

Fr. Benedict Ayodi, il segretario internazionale della commissione JPIC ha guidato la conferenza con tre contributi, spiegando la rilevanza dell’incontro tra il Sultano e san Francesco nel nostro contesto, i valori di JPIC e il ruolo di un animatore di JPIC. Ha inoltre presentato il film Il Sultano e il Santo che è stato proiettato per i partecipanti. La sua presenza e i suoi interventi hanno motivato e incoraggiato i fratelli.

A conclusione della conferenza i partecipanti hanno deciso di sensibilizzare maggiormente su questo ottocentesimo anniversario tutte le nostre fraternità, parrocchie e case di formazione. I frati cercheranno di creare un rapporto migliore con gente di altre religioni e specialmente con le comuità musulmane. Diversi eventi e programmi saranno sviluppati dal comitato centrale per realizzare questa iniziativa.

Quest’anno è anche il 150 anniversario della nascita del Mahatma Gandhi e i partecipanti hanno preso l’impegno di promuovrere un approccio non violento nella soluzione dei conflitti. Mentre Gandhi è stato assai apprezzato sulla carta, la sua filosofia sull’approccio non violento ai conflitti è ignorata. In risposta a questo i frati stanno prendendo in considerazione l’idea di cominciare un centro internazionale per promuovere i valori della non violenza, della riconciliazione e del dialogo interreligioso in India.

La giustizia ambientale è stata un altro campo che ha catturato l’attenzione dei partecipanti. È stato notato che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale colpiscono diverse persone in India. È inoltre urgente intraprendere azioni coraggiose e concrete per contrastare il cambiamento climatico, considerando il fatto che l’India ha i livelli di inquinamento più alti al mondo. Diversi programmi di azione per il clima sono iniziati, tra cui la piantumazine (o messa a dimora) di alberi, il riciclo e l’uso di energia solare. Può essere fatto di più tuttavia. In occasione del 4° anniversario dell’enciclica del papa “Laudato si’” i frati si sono impegnati ad ampliare le iniziative per includere cambiamenti di stile di vita, agricoltura organica, cessazione dell’uso di combustibili fossili, un lavoro di sostegno a livello nazionale ed internazionale.

Le sessioni si sono concluse con interventi da parte di fr. John Baptist e di fr. Ben Ayodi che hanno invitato i fratelli a farsi portavoce di JPIC nelle loro province.

By Br. Benedict Ayodi and Br. Arun Lobo,

Kerala, India
May 2019

Ultima modifica il Domenica, 16 Giugno 2019 06:06