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Festa della Beata Vergine e la Giornata Mondiale del Malato

In questa festa della Beata Vergine, in occasione della Giornata Mondiale del Malato, durante questo periodo di epidemia, il Santo Padre ci ricorda che le guarigioni operate da Gesù non sono mai gesti magici, ma sempre il frutto di un incontro, di una relazione interpersonale. Gesù ci offre un modello di comportamento.


La pandemia ha una lezione da insegnare a tutti noi anche oltre la malattia di Covid.
Come affermato in prima lettura: non è bene che l’uomo sia solo. Ciò vale non solo per gli sposi, ma anche per noi.
Ognuno di noi è ferito in qualche modo. Nel Padre Nostro preghiamo che Dio ci perdoni come anche noi ci perdoniamo. Spesso preghiamo Dio o la Vergine Maria: volgi i tuoi occhi di misericordia verso di noi, cioè guardaci e trattaci con compassione. Anche noi dobbiamo fare ciò che chiediamo.
L’esempio di Gesù propone di fermarsi, ascoltare, stabilire una relazione diretta e sempre più personale, sentire empatia e commozione per l’altra persona, lasciarsi coinvolgere dalla sua sofferenza fino a farsene carico nel servizio.
Preghiamo oggi chiedendo che Maria ci aiuti a prenderci cura gli uni degli altri con amore fraterno.
Da Br. Patrick McSherry Ofm Cap, Archivista, Curia Generale, Roma

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